CALCIO PADOVA

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Alessandro Julian Capelli: “Voglio giocare in questa piazza senza aver rimpianti”

Alessandro Julian Capelli si presenta nel ritiro di Pieve di Cadore:

«E’ stata una trattativa lampo, abbiamo fatto tutto in pochissimi giorni. Arrivavo da un contesto diverso, una chiamata così importante, è stato facile farla così veloce, il giorno dopo che sono finiti i playoff avevo le idee abbastanza chiare. Padova impressionato dalle prestazioni di questa stagione e contro proprio il Padova? Credo di si, mi ha fatto piacere essere il 1° acquisto, vuol dire che non son passato inosservato, poi ho fatto anche dei buoni playoff. Il 5° l’ho fatto la prima volta in Serie D a Seregno, da li poi è stato variabile, ma la scorsa stagione è andata molto bene… Nasco esterno offensivo. Il mio secondo nome? E’ una peculiarità di mia madre, ha messo un nome con la consonante finale anche a mio fratello. Giocatore difensivo o offensivo? Devo fare bene tutte e due le fasi, negli anni ho imparato a migliorare entrambe, se sei compatto e prendi pochi gol alla lunga in C vinci le partite, così come i campionati come è stato negli ultimi anni. Un centrocampista con il vizio del gol, quali soprattutto? In realtà mi verrebbe da dire che molti partono da destra incrociandola sul palo opposto. A sinistra interpreterei il ruolo in maniera diversa, l’ho fatto in passato. I tifosi chiedono di ripetere i gol segnati contro il Vicenza? Ho fatto gol solo all’andata, spero di fare gol sia andata che ritorno allora… (sorride, ndr). Raccontare la sorpresa Pro Sesto? Non siamo partiti benissimo, dopo le prime tre il mister ha cambiato modulo, nonostante tutto la vera forza era l’organizzazione. Eravamo organizzati, compatti, squadra, chiaro che poi entri in fiducia con i risultati ed il 1° posto, viene tutto più facile; perdevamo una partita 3-0 e abbiamo poi vinto 3-4. Peccato perchè da dentro ad un certo punto pensavamo che potevamo fare una grande impresa. Per la Pro Sesto un 4° posto e un ottavo di finale playoff fosse un’utopia, è stato bello viverla da protagonista. Specialista dei cross? Crosso molto e mi alleno a farli, per il tipo di gioco dell’anno scorso arrivavo spesso sul fondo, mi piace fare assist. Primo impatto col mister? Mi da tanti consigli, l’impatto con lui ed il gruppo è positivo, l’inserimento è stato abbastanza facile. Che Padova sta nascendo? Quando giochi in una piazza così l’obiettivo domenica dopo domenica è di vincere sempre, personalmente voglio alzare la mia asticella. Sono di Monza, è la mia prima esperienza “lontano” diciamo. Un giocatore a cui mi ispiro? Non mi piace dirne uno, guardo i più bravi e tento di rubare ad ognuno qualcosa, ma cerco di essere me stesso. Se mi sento arrivato tardi nel calcio che conta? Dico di no, in queste categorie ci si sente vecchi un po’ presto, a 26 anni non credo un giocatore sia vecchio, però ho fatto tanta gavetta. Voglio giocare in questa piazza senza aver rimpianti, ho voglia di dare tutto».

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